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Margherita Baldi

Articolo e videointervista #pimpmywork2019
Margherita Baldi è una visual designer freelance specializzata in branding, ovvero nel rappresentare al meglio l’identità di un business. Si occupa sia dell’aspetto di ricerca e analisi marketing e sia della rappresentazione visiva del messaggio.
Secondo lei: “ognuno di noi ha qualcosa di unico, e il mio lavoro consiste nel raccontare al meglio questa unicità”. I suoi strumenti principali sono empatia e pensiero strategico, che le permettono di capire al meglio il cliente e il progetto al quale sta lavorando. Lavora con piccole imprese, start-up e agenzie che seguono clienti più grandi ma è molto attiva anche come visual designer in ambito musicale collaborando con alcune etichette discografiche, aspetto che le piacerebbe sviluppare ulteriormente perché le permette di coniugare il lato commerciale con quello artistico del suo lavoro.
Margherita inizia a studiare fashion Marketing Comunication al Polimoda di Firenze poi si sposta a Berlino dove lavora come graphic designer per 3 anni e poi a Manchester per frequentare un corso di graphic design. Molte cose le ha imparate anche da autodidatta durante il suo percorso e cerca di tenersi aggiornata. Nell’ultimo periodo ha acquisito conoscenze riguardo il web design e la scrittura in codice e fotografia videomaking in particolare nello still life e per video musicali.
Più che uno stile ha un modo di progettare, definito e personale, sicuramente influenzato dai posti in cui ha vissuto: Firenze, Berlino, Manchester. Una caratteristica che la caratterizza è l’amore per il mix digitale-analogico.
Al momento è una creativa solitaria anche se le piacerebbe collaborare con persone con competenze diverse dalle sue come ad esempio quelle in campo tecnologico in modo da poter unire meglio l’aspetto artistico con quella scientifico.

Le sue fonti d’ispirazione sono varie e spesso esulano dal campo del graphic design, come ad esempio le arti performative o il teatro sperimentare e teatro fisico con il quale è entrata in contatto a Berlino assieme al mondo dei club. Segmaister e Walsh sono i suoi riferimenti nel campo del graphic design. Bauhaus e dadaismo sono le correnti artistiche a cui si sente più vicina.

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